Sette super tuscans accanto a due piemontesi da tempo nell’Olimpo frequentato dagli intenditori e dai migliori collezionisti e a una coppia di grandi veronesi: tutti vini da urlo, già pane per i denti dei conoscitori più fini.
Per chi varca la soglia dell’Enoteca, un angolo di gusto strepitoso, un bengodi popolato dalle etichette del desiderio, in continuo aggiornamento e avvicendamento.
Si va dai celeberrimi Masseto, Ornellaia, Solaia, Tignanello e Sassicaia all’accoppiata di splendidi Brunello di Montalcino firmati Biondi-Santi e Il Marroneto, passando per due mostri sacri di Angelo Gaja e Giacomo Conterno, per arrivare infine ai magnifici rossi di Giuseppe Quintarelli.
Gli uni, il Barolo Monfortino e il Barbaresco Sorì San Lorenzo, gli altri il Valpolicella Classico Superiore e il Cabernet Alzero, ali di un attacco ideale che ha per punta il sontuoso Amarone del vigneron veneto.
Per conoscere le annate disponibili, chiamate e venite a visitare il Sancta Sanctorum dell’Enoteca.